Forum: Ordine Militare di S. Brigida Téma: LA NOTA VATICANA ------------------------ magnacruce: Si riportano le esatte parole della nota Vaticana: "OLTRE AI PROPRI ORDINI CAVALLERESCHI , LA SANTA SEDE RICONOSCE A PROPRIA TUTELA SOLAMENTE IL SOVRANO ORDINE DI MALTA E L'ORDINE EQUESTRE DEL SANTO SEPOLCRO" datata giugno 2005 Da quanto scritto si evince chiaramente che quanto riportato in altri forum, molto di parte ed interessati, sono solo falsità e manipolazioni ad arte. Il Vaticano, infatti, ribadisce che controlla ed ha come Ordini suoi questi due citati ma non ha mai detto ne potrebbe dire, essendo uno Stato estero, quali Ordini sono legittimi o meno in Italia. Alcuni furbacchioni si sono fatti anche pubblicare cose diverse su vari giornali e quotidiani al fine di accreditare loro personalissime ed errate tesi. La Santa sede non riconosce con quella nota neanche gli Ordini Nazionali come quello italiano, francese etc etc, questo per dimostrare il vero significato della nota. Ho trovato sulla pagina webSolo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum!come vanno interpretate le parole della Santa Sede a proposito del riconoscimento dell'Ordine Militare di S. Brigida. False e scorrette quelle riportate volutamente in modo vergognoso in altri forum, che tra l'altro bloccano le pagine dopo aver scritto loro e non permettono repliche chiarificatrici. Il Prof. Roberto Romano è ProfessoreUniversitario Università "Federico II Indirizzo Accademico: Facoltà di Lettere. Dipartimento di Filologia Classica “Francesco Arnaldi”, via Porta di Massa,1- 80133 Napoli "Riporto col copia ed incolla --------------------------------------------------------------------------------------------------- PERSONALITA’ DELLA CHIESA CATTOLICA NELL’ ORDINE MILITARE DI SANTA BRIGIDA DI SVEZIAAlcuni siti internet (ad es. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! ) riportano le dichiarazioni della Santa Sede in materia di Ordini Cavallereschi. Osservatore Romano, 1933.VI.174, dove si smentisce il riconoscimento dell’Ordine di Santa Maria di Betlemme da parte della Santa Sede75. Osservatore Romano, 1935.IV.15-16, dove si smentisce il riconoscimento dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme76. Osservatore Romano, 1938.VIII.25, dove di nuovo si considera non riconoscibile l’Ordine di Santa Maria di Betlemme. Osservatore Romano, 1952.III.2177, dove si dà una lunga lista di Ordini non riconosciuti: Santa Maria o Nostra Signora di Betlemme. San Giovanni d’Acri detto anche San Giovanni Battista. San Tommaso. San Lazzaro. San Giorgio di Borgogna detto anche del Belgio o di Miolans. San Giorgio di Corinzia. Costantiniano Lascaride Angelico della Milizia Aurata. Corona di Spine. Leone della Croce Nera. Sant’Uberto di Lorena o di Bar. Concordia. Nostra Signora della Pace. Mercede. Santa Brigida di Svezia. Santa Rita da Cascia. Legion d’Onore dell’Immacolata. San Giorgio di Antiochia. 74 Riprodotto in Rivista araldica (1933), p. 479. 75 Ma vedi § seguente. 76 In quanto accorpato a quello di San Maurizio, di collazione di casa Savoia, dal 1572. 77 Riprodotto in Rivista araldica (1952), pp. 182-183. 31 San Michele. San Marco. San Sebastiano. San Guglielmo. Tempio. Aquila Rossa di San Cirillo di Gerusalemme, ecc. Osservatore Romano, 1970.IV.978, dove si smentisce il riconoscimento dell’Ordine Militare del SS. Salvatore e di Santa Brigida di Svezia. Osservatore Romano, 1976.XII.1, dove si smentisce il riconoscimento del “Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme” e si afferma che esso è istituzione diversa dal “Sovrano Militare Ordine di Malta” (SMOM). Osservatore Romano, 2002.VII.4, dove si conferma che la Santa Sede, << oltre ai propri Ordini equestri, riconosce e tutela due soli Ordini Cavallereschi: il Sovrano Militare Ordine di Malta (…) e l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme>>. Queste notizie possono indurre il lettore, alle prime armi in fatto di storia della cavalleria, ovvero del tutto ignaro, a credere che gli Ordini non riconosciuti dalla Santa Sede siano del tutto illegali, illeciti, o, addirittura, condannati dalla Chiesa Cattolica. Non è così. Innanzi tutto, bisogna definire che cosa si intende per Santa Sede. A norma del can. 361 del nuovo Codice di Diritto Canonico ( 1987, revisione di quello del 1917): << Col nome di Sede Apostolica o Santa Sede si intendono nel Codice non solo il romano Pontefice, ma anche, se non risulta diversamente dalla natura della questione o dal contesto, le Segreterie di Stato, il Consiglio degli Affari Pubblici della Chiesa, e altri organismi della Curia romana>>. Per la Corte di Cassazione (sent. 6569 del 1979.XII.18): << Alla Santa Sede, nella quale si concentra la rappresentanza della Chiesa Cattolica e dello Stato Città del Vaticano, è stata riconosciuta la soggettività internazionale ad entrambi i titoli, e quest’ultima non è venuta meno neppure nel 78 Riprodotto in Rivista araldica (1970), pp. 126-127. 32 periodo in cui era cessata la titolarità di qualsiasi potere statuale79>>. La Santa Sede, dal punto di vista legale, è un’entità distinta dallo Stato della Città del Vaticano: questo è il territorio sul quale la Santa Sede esercita la sua sovranità. La Santa Sede ha gli Ordini Cavallereschi di sua diretta collazione, e di sub-collazione. Non si assume la responsabilità della organizzazione e della gestione di altri Ordini cavallereschi, anche se intitolati a Santi. Anche se la Santa Sede non riconosce gli Ordini sopra citati, essi – esclusi quelli massonici – pur sempre operano nell’ambito della Chiesa Cattolica, promuovendo il culto dei Santi, e dedicandosi alle opere di beneficenza. Che si sappia, oltre agli Ordini massonici, solo l’Ordine del Tempio è condannato dalla Chiesa Cattolica, e i suoi insigniti sarebbero, almeno in teoria, scomunicati80 . La Santa Sede non ha mai proibito ai prelati di accettare onorificenze di Ordini che professano fedeltà verso la Chiesa Cattolica. Dopo questa doverosa premessa, a riprova del carattere pienamente cattolico dell’ Ordine Militare di Santa Brigida di Svezia, con l’ausilio di una pubblicazione ufficiale dell’Ordine81 , cito i nomi di eminenti ecclesiastici di S. R. C., che vollero accettare l’ammissione nel prestigioso Ordine, essendo Gran Maestro il conte Vincenzo Abbate de Castello Orléans junior, negli anni “5082 . Cardinali S.E. Emanuel Arteaga y Betancourt, arcivescovo di San Cristoforo dell’Avana (Cuba)83 . 79 Dal 1870, fine dello Stato Pontificio, al 1929, inizio dello Stato della Città del Vaticano. 80 Mi permetto di rinviare il lettore al volumetto di cui al § precedente. 81 AA.VV., Ordine Militare del SS. Salvatore e di S. Brigida di Svezia – Sommario storico e ruolo generale ufficiale, Napoli 1955, pp. 135-143. 82 Le notizie essenziali sulla storia, dal 1859, anno della ricostituzione ad opera del conte Vincenzo Abbate de Castello Orléans senior, si trovano nel volume citato alla nota precedente. Ivi anche notizie sull’Ordine originario, fondato da Santa Brigida nel 1366, e che operò, con ogni probabilità, fino all’adesione della Svezia alla riforma luterana. On line si può consultare il nuovo sito Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! 83 Fu il primo arcivescovo cubano ad essere creato cardinale nel 1946. 33 S. E. Giuseppe Bruno, Prefetto della Sacra Congregazione del Concilio (Roma)84. S. E. Luis Santiago Copello, arcivescovo di Buenos Aires (Argentina). S. E. Jaime De Barros Camara, arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile)85. S. E. Carmelo De Vasconcellos, arcivescovo di San Paolo (Brasile)86. S. E. Gualberto Guevara, arcivescovo di Lima e primate del Perù87. S. E. Luigi Lavitrano, Prefetto della Sacra Congregazione del Concilio88. S. E. Francesco Marmaggi, Prefetto della Sacra Congregazione del Concilio89. S. E. Marcello Mimmi, arcivescovo di Napoli90. S. E., fr. Adeodato Giovanni Piazza, patriarca di Venezia, Segretario della Sacra Congregazione del Concistoriale (Roma)91. S. E. José Carlos Rodriguez, arcivescovo di Santiago (Cile). S. E. Jules Saliège, arcivescovo di Tolosa (Francia)92. S. E. Alphonse Sanuel Stritch, arcivescovo di Chicago ( USA)93. S. E. Alessandro Verde, arciprete della Patriarcale Basilica Liberiana (Roma)94. Arcivescovi S. E. Salvatore Baccarini, arcivescovo di Capua. – Gran Priore dell’Ordine. S. E. Ettore Baranzini, arcivescovo di Siracusa95. 84 Ricoprì anche la carica di membro del Supremo Tribunale della Segreteria Apostolica. 85 Anche Cameriere segreto di S.S. il papa Pio XI. 86 Ispiratore, col Mons. Helder Càmara, della Conferenza Episcopale Brasiliana. 87 Primo peruviano ad essere creato cardinale nel 1946. 88 Da Forio d’Ischia, fu prima vescovo di Cava e Sarno, poi arcivescovo di Benevento. 89 Già Nunzio apostolico in Romania, Cecoslovacchia e Polonia. 90 Anche vice-Presidente dell’Azione Cattolica per l’Oriente Cristiano. 91 Si adoprò per la difesa di Venezia durante la II G. M., trattando autorevolmente coi tedeschi. Denunciò le violenze che avvenivano, a guerra finita, nei territori giulianoistriani. 92 Si adoprò, in Francia, affinché presso i cattolici fosse cancellata l’immagine negativa degli ebrei inculcata durante la II G. M. 93 Anche pro-prefetto della Sacra Congregazione della Propaganda della Fede. 94 Anche Membro della Congregazione per le cause dei Santi e della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli. 34 S. E. Nicola Giannattasio, arcivescovo titolare di Pessinonte96 . S. E. Reginaldo Addazi, arcivescovo di Trani, Barletta e Nazareth. – Gran Priore Onorario dell’Ordine. S. E. Carlo Agostini, patriarca di Venezia97. S. E. Dionigi Casaroli, arcivescovo di Gaeta98. S. E. Giovanni M. Emilio Castellani, arcivescovo titolare di Perge, Nunzio apostolico in Guatemala99. S. E. Andrea Cesarano, arcivescovo di Manfredonia100. S. E. Ernesto Filippi, arcivescovo di Monreale101. S. E. Lorenzo Gargiulo, arcivescovo di Germa di Ellesponto. S. E. José Garibi y Rivera, arcivescovo di Guadalajara (Messico)102. S. E. Stanislao Martino Gilet, arcivescovo titolare di Nicea. S. E. Eftimios Jouakim, arcivescovo di Forzul, Zaleh e Bekaa (Libano)103. S. E. Emanuel Pio Lopez, arcivescovo di Vera Cruz (Messico)104. S. E. Luis Martinez, arcivescovo di Città del Messico. S. E. Demetrio Moscato, arcivescovo di Salerno105. S. E. Giovanni Erik Muller, Vicario apostolico in Svezia. S. E. Beniamino Nardone, segretario della Sacra Congregazione del Cerimoniale (Città del Vaticano)106. S. E. Angario Nelson, Coadiutore del Vicario Apostolico in Svezia. S. E. Giuseppe Nogara, arcivescovo di Udine107. 95 Con grande prudenza gestì il delicato caso della famosa lacrimazione della”Madonnina di Siracusa”. 96 Titolari sono coloro che non risiedono nella diocesi, a causa del fatto che essa si trova in territorio dove non è consentito operare ad un prelato cattolico. 97 Divenne cardinale nel 1953, post mortem, dato che era deceduto nel 1952. 98 Dopo l’8 settembre 1943 fu prelevato dai tedeschi e condotto forzatamente a Roma. Liberato, rientrò nella sede nell’agosto del 1944. 99 Già Delegato apostolico per l’Africa Orientale. 100 Durante la I G. M. collaborò, per l’assistenza ai profughi e ai prigionieri, con l’allora Mons. Roncalli, poi Giovanni XXIII. 101 Noto, fra l’altro, per essere stato il destinatario di una lettera, scritta da P. Agostino Reni, in cui si affermava che il celebre bandito Salvatore Giuliano, prima di morire, si era confessato ed era stato assolto. 102 Poi cardinale e presidente della Conferenza Episcopale del Messico. 103 Fu anche Gran Maestro dell’Ordine di N.S. di Betlemme. 104 Difese dalle accuse di falso il P. Fuentes, che era riuscito a intervistare suor Lucia di Fatima, circa il cosiddetto “terzo segreto”. 105 Dopo il terremoto del 28 dicembre 1908, a Reggio Calabria, si adoprò per ritrovare gli oggetti d’arte religiosi e la cosiddetta “colonna del miracolo di San Paolo”. 106 Poi arcivescovo titolare di Heliopolis d’Asia. 35 S. E. Angelo Paino, arcivescovo di Messina108 . S. E. Giovanni Panico, arcivescovo titolare di Giustinianea Prima, Nunzio apostolico nel Perù109. S. E. Carmelo Patanè, arcivescovo di Catania110. S. E. Alberto Ronca, arcivescovo titolare di Lepanto, prelato del Santuario di Pompei. S. E. Andrea Taccone, arcivescovo titolare di Pompeopoli di Paflagonia. Vescovi S. E. Carlo Baldini, vescovo di Chiusi e Pienza. S. E. Guido Bentivoglio, vescovo coadiutore di Catania. S. E. Raffaele Calabria, vescovo titolare di Soteropoli. S. E. fr. Michele Camerlengo, vescovo di Nola. S. E. Luigi Cammarata , vescovo titolare di Mauritania. S. E. Nicola Capasso, vescovo di Acerra. S. E. Jesus Antonio Castro, vescovo di Barranquilla (Colombia). S. E. Basilio Cattan, vescovo titolare di Proconneso. S. E. Gaetano De Cicco, vescovo di Sessa Aurunca. S. E. Ernesto De Laurentiis, vescovo di Ischia. S. E. Giuseppe Della Cioppa, vescovo di Alife. S. E. Raffaele Delle Nocche, vescovo di Tricarico. S. E. Vincenzo Del Signore, vescovo di Fano. S. E. Giuseppe De Nicola, vescovo titolare di Pergamo111 . S. E. Filippo Desrlanleau, vescovo di Sherbrocke (Canada). S. E. Nicola Di Girolamo, vescovo di Caiazzo. S. E. Federico Emmanuel, vescovo di Castellammare di Stabia. S. E. Fortunato Farina, vescovo di Foggia. S. E. Gennaro Fenizia, vescovo di Cava dei Tirreni e Sarno. S. E. Giuseppe Filippi, vescovo del Granducato del Lussenburgo. S. E. Juan Gay, vescovo di Guadalupe (Antille). 107 Dovette subire false accuse di collaborazionismo con la RSI. Invece, rimproverò aspramente, con lettera ufficiale, il Commissario tedesco dell’Adriatico per le atrocità compiute dalle sue truppe ai danni della sua diocesi. 108 Contribuì attivamente alla ricostruzione di Messina, dopo il terremoto del 1908, e dopo la devastazione della II G. M., donde il soprannome di “muratore di Cristo”. 109 Poi cardinale, dal 1962. 110 Durante la II G. M. fece occultare le reliquie di Sant’Agata (che erano state ricondotte a Catania nel 1126, dopo che il generale bizantino Giorgio Maniace le aveva sottratte alla città per inviarle a Costantinopoli, nel 1040) in modo da sottrarle ai bombardamenti e consentirne di nuovo il culto, a guerra finita. 111 Ausiliare dell’arcivescovo di Napoli. 36 S. E. Ignacio Lopez, vescovo di Cartagena (Spagna). S. E. Bartolomeo Mancino, vescovo di Caserta. S. E. Francesco Orlando, vescovo di San Severo. S. E. Donato Pafundi, vescovo di Ascoli Satriano e Cerignola. – Gran Priore Onorario dell’Ordine. S. E. fr. Giuseppe Palatucci, vescovo di Campagna. S. E. Gioacchino Pedicini, vescovo di Avellino. S. E. Domenico Petroni, vescovo di Melfi, Rapolla e Venosa. S. E. Domenico Savarese, vescovo di Capaccio e Vallo. S. E. Beniamino Socche, vescovo di Reggio Emilia. S. E. Guido Matteo Sperandeo, vescovo titolare di Samo. S. E. Antonio Tedde, vescovo di Terralba. S. E. Antonio Teutonico, vescovo di Aversa. S. E. Domenico Vendola, vescovo di Lucera. Dopo il Gran Priorato dell’arcivescovo Salvatore Baccarini, altri due prestigiosi alti prelati accettarono la carica di Gran Priore: prima il cardinale Alfredo Ottaviani112, poi il cardinale Pietro Palazzini113 . Negli anni più recenti, il Gran Priorato è stato tenuto dal cardinale Aloisio Lorscheider 114. Fra gli insigniti dopo gli anni Cinquanta ricordo: S. E. Alessio Ascalesi, arcivescovo di Napoli, cardinale. S. E. Corrado Ursi, arcivescovo di Napoli, cardinale. S. E. Raffaele Pellecchia, arcivescovo di Sorrento e vescovo di Castellammare di Stabia. S. E. Humberto Rodriguez Quiròs, arcivescovo di San José di Costarica115. 112 1890-1979. Ordinato prete nel 1916, fu segretario personale di Pio XI. Come giurista, collaborò alla stipulazione dei Patti Lateranensi. Pio XII lo nominò prosegretario della Congregazione del Santo Uffizio e cardinale (1953). Giovanni XXIII lo nominò arcivescovo (1962). Esponente dell’ala tradizionalista della Chiesa, fu contrario alla riforma della liturgia (novus ordo missae) e all’apertura verso il modernismo. Un profilo può esser letto in Birgittiana XXII (2006), pp. 103-108 (riproduzione del discorso commemorativo pronunciato del 1990 dall’allora cardinale Ratzinger). 113 1912-2000. Assistente del Pontificio Seminario Romano Maggiore, aiutò molti ebrei a sfuggire alla persecuzione nazista. Nel 1962 fu nominato arcivescovo titolare di Cesarea di Cappadocia; nel 1973 fu nominato cardinale. Fu autore di numerose pubblicazioni e ideatore della Bibliotheca Sanctorum. Un profilo può esser letto in I Cavalieri di Santa Brigida, nuova serie, XV (1975-1977), pp. 20-22. 114 1924-2007. Nato da genitori tedeschi immigrati in Brasile, nel 1948 fu ordinato sacerdote. Vescovo di Santo Angelo nel 1962, poi arcivescovo di Fortaleza nel 1973, poi cardinale nel 1976. Autore di numerose pubblicazioni, fu per quattro anni in Italia come docente all’Università Pontificia “Antonianum”. 37 S. E. Celestino Fernandez, vescovo di San Marcos del Guatemala. S. E. Mariano Rossell y Arellano, arcivescovo del Guatemala116. S. E. Daniel Castillo Cabrero, priore del Capitolo del Messico117. S. E. Paolo Savino di Auletta, Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica. – Priore Aggiunto dell’Ordine118. A conclusione di questa panoramica, forzatamente breve e certamente lacunosa, segnalo i profili di Mons. Carmine Rocco, Nunzio Apostolico in Sud America, e di P. Luigi Godino da Longobucco, pubblicati in Birgittiana , nuova serie, XXIII (2007), pp. 57-70 e 81-88, non senza menzionare il Gran Cancelliere dell’Ordine, Mons. Luigi Chianese, e il prof. Achille Mauro (fra’ Emanuele da Napoli, OFM Cap), autore di libri sulla storia della cavalleria ( Ordine di S. Gennaro dei Borbone, Ordine Equestre del Santo Sepolcro) e sulla storia di Napoli119. Agosto 2009 r.r. 115 Promosse il “Solidarismo”, movimento ideologico-politico che sosteneva che imprenditori e lavoratori non dovessero considerarsi parti avverse, ma collaborare per il progresso del paese. 116 Si impegnò, fra l’altro, nella lotta contro il comunismo, ma anche contro gli sfruttatori del popolo e i responsabili dell’inflazione sfrenata. 117 Fu anche Cavaliere Ospitaliere di San Giovanni Battista (Cadice). 118 Figlio di Vincenzo barone di Sant’Angelo Le Fratte, era imparentato con la nobile famiglia dei Castriota Scanderbeg. 119 Medaglia di Bronzo al Merito CRI, Commendatore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, Cavaliere dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme dei Cavalieri di Malta. roberoma: Sono molto lieto che il mio intervento sia stato inserito in questo forum. In verità, avevo inviato la segnalazione del sito (www.famigliaromano.it ) per conoscenza allo I.A.G.I. ed è giunta sollecita risposta da parte del presidente, dott. Pierfelice degli Uberti. Il presidente (che è anche presidente della Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche, della quale sono socio aggregato) mi ha risposto molto gentilmente, ribadendo però la sua posizione di netta chiusura nei confronti di quegli Ordini che non sono riconosciuti dall'ICOC (International Commission Orders Chivalry). L'ICOC ha i suoi criteri - ha continuato - che sono riconosciuti in ambito internazionale. Ci sarebbe molto da discutere... Saluti a tutti, Roberto Romano. CARLUS: Ho conosciuto pochissimi giorni fa un alto Prelatoche mi ha parlato bene dell'ordine di S. Brigida e delle opere di carità che effettua. Data l'età del Prelato ho avuto difficoltà a sapere di più. Conosceva molto bene il defunto Gran Maestro. Avevano un orfanatrofio in Africa? Di quali capitali dispongono? Ho letto tutta la sentenza e sicuramente sono legittimati sotto l'aspetto giuridico. roberoma: Sono molto onorato che, grazie all'impegno del Gran Maestro, abbia visto la luce anche in formato cartaceo il mio breve saggio sulla storia dell'Ordine, che si legge su internet sia nel sito ufficiale, sia in quello della Luogotenenza d'Italia, sia in quello della Delegazione di Lucera-Foggia. Ho cercato, nel I capitolo, di focalizzare l'attenzione sulla figura della Santa, con la Sua vita esemplare e la Sua spiritualità. Quante volte, in siti internet di Ordini cavallereschi, non si legge niente, o quasi niente, sul Santo di cui l'Ordine porta il nome! Nel II capitolo ho analizzato le testimonianze, dal Seicento in poi, sull'antico Ordine del SS. Salvatore, del qualealcuni, anche in anni recenti, hanno voluto escludere l'esistenza. Gli altri capitoli sono dedicati alla nuova storia, dal 1859 ai giorni nostri. Questo non per propaganda, o, peggio ancora, autoesaltazione. Il libretto è a disposizione di tutti quelli che ne faranno richiesta. Saluti cavallereschi, roberoma. celestino: [quote="magnacruce"]Si riportano le esatte parole della nota Vaticana: "OLTRE AI PROPRI ORDINI CAVALLERESCHI , LA SANTA SEDE RICONOSCE E TUTELA SOLAMENTE IL SOVRANO ORDINE DI MALTA E L'ORDINE EQUESTRE DEL SANTO SEPOLCRO" datata giugno 2005 Da quanto scritto si evince chiaramente che quanto riportato in altri forum, molto di parte ed interessati, sono solo falsità e manipolazioni ad arte. Il Vaticano, infatti, ribadisce che controlla ed ha come Ordini suoi questi due citati ma non ha mai detto ne potrebbe dire, essendo uno Stato estero, quali Ordini sono legittimi o meno in Italia. Alcuni furbacchioni si sono fatti anche pubblicare cose diverse su vari giornali e quotidiani al fine di accreditare loro personalissime ed errate tesi. La Santa sede non riconosce con quella nota neanche gli Ordini Nazionali come quello italiano, francese etc etc, questo per dimostrare il vero significato della nota. ----------------------- Trovo interessantissima questa nota perchè finalmente getta un poco di luce sul suo significato. Questo spiega anche perchè molti prelati fanno parte anche di altri Ordini. Posso aggiungere che la Santa Sede non riconosce neanche l'Ordine Costantiniano.:shock: magnacruce: roberoma ha scritto:Sono molto lieto che il mio intervento sia stato inserito in questo forum. In verità, avevo inviato la segnalazione del sito (www.famigliaromano.it ) per conoscenza allo I.A.G.I. ed è giunta sollecita risposta da parte del presidente, dott. Pierfelice degli Uberti. Il presidente (che è anche presidente della Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche, della quale sono socio aggregato) mi ha risposto molto gentilmente, ribadendo però la sua posizione di netta chiusura nei confronti di quegli Ordini che non sono riconosciuti dall'ICOC (International Commission Orders Chivalry). L'ICOC ha i suoi criteri - ha continuato - che sono riconosciuti in ambito internazionale. Ci sarebbe molto da discutere... Saluti a tutti, Roberto Romano. Grazie per la precisazione. Per fortuna in Italia esiste la Magistratura che saprà riportare le cose nel giusto alveo e punire chi viola le leggi pensando di esserne al disopra